Sono nata e cresciuta a Livorno. Le storie raccontate dai genitori, vecchie fotografie dimenticate nei cassetti di antenati non sempre identificati, il camminare per le vie della città saltando indietro nel tempo e sognando un mio avo passeggiare proprio lì, dove sto calpestando il suolo, il desiderio di capire fino a che punto sei livornese e perché questa città è così dentro di te da volerlo gridare al mondo; ecco, tutto questo mi ha spinta a questa indagine, che oso definire storica. Sì, perché la storia non è solo quella dei manuali, dei grandi personaggi che rimarranno indelebili nei secoli, delle riforme, leggi, guerre decise dai potenti: la storia è anche quella delle piccole- grandi vite che hanno popolato il mondo, lavorando, procreando, esprimendo opinioni, anche da illetterati, mandando avanti la baracca chiamata Terra con la loro stessa vita, mai insignificante.
Ed ecco, grazie a Matteo, ho potuto realizzare quello che da molti anni era un mio sogno nel cassetto… E l’avventura è iniziata. Ho iniziato a dare anima a quei passi per le vie cittadine, a quei respiri di vite intere sotto questo cielo; son comparsi umili mestieri, figli nati morti, famiglie numerose, innumerevoli cognomi, date lontane che percorrevano gli anni delle guerre, dei terremoti, delle epidemie.
Sì, io ci sono grazie a tutti loro.
Sarebbe bello che altri facessero simili ricerche nella nostra città, perché così le nostre storie si intersecherebbero inevitabilmente e potremmo dare ulteriore colore a questa grande Storia minuta, senza la quale non potrebbe esistere la “Storia”.